COS'È L'OZONOTERAPIA?
È una terapia medicale che utilizza come agente terapeutico una miscela gassosa formata da Ossigeno e Ozono. L’ozono è una forma di ossigeno, a tre atomi, molto instabile e pertanto deve essere somministrata moltorapidamente dal momento in cui viene creata.
La miscela di Ossigeno Ozono ha importanti benefici terapeutici.
CHE TIPO DI BENEFICI TERAPEUTICI?
La terapia con Ozono possiede diversi benefici terapeutici tra cui:
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Antinfiammatorio
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Antidolorifico
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Battericida
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Virus-statico
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Immunomodulante
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Miorilassante
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Energizzante
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Detossinante
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Anti-Age
Come agisce l'Ozono nelle patologie muscolo-schelettriche?
L’ozono-terapia ha diverse modalità di somministrazione per il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche. A seconda del metodo con cui viene effettuata la terapia, la miscela di ossigeno-ozono ha meccanismi d’azione diversi. Vediamoli insieme.
Discolisi: un trattamento efficace per la riduzione dell’ernia discale
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Nel contesto delle ernie discali, l’ozonoterapia si è rivelata una valida opzione di trattamento.
Nello specifico, il suo meccanismo di azione può permettere una riduzione dell’ernia discale, poiché:
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sciogliendosi nell’acqua interstiziale, l’ozono reagisce con le molecole presenti generando i radicali liberi (ROS), che consistono principalmente in H2O2.
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Questi radicali liberi agiscono direttamente sui proteoglicani del nucleo polposo, spezzando le loro lunghe catene e avviando un processo di riduzione volumetrica dell’ernia.
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Questo fenomeno non solo allevia la compressione sulle strutture nervose, ma abbassa anche la sensibilità assonale, riducendo la matrice irritativa.
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L’ozono dimostra inoltre un’azione antinfiammatoria all’interno dello spazio intraforaminale, contribuendo ulteriormente alla riduzione dell’ernia e al conseguente miglioramento sintomatologico.
Questo approccio offre una via di trattamento non chirurgico per le ernie discali, rivoluzionando il modo di trattare queste patologie.
Iniezione paravertebrale con ozono: una riduzione rapida del dolore con effetti a lungo termine
L’iniezione paravertebrale di una miscela di ossigeno-ozono rappresenta un importante sviluppo nella gestione del dolore muscolo-scheletrico. Nello specifico questa opzione di trattamento comporta un rapido sollievo del dolore, che con la terapia ripetuta ha dei notevoli risultati a lungo termine.
In dettaglio il suo meccanismo d’azione:
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in prima battuta l’ago stimola reazioni chimiche e neurologiche complesse, portando a una rapida riduzione del dolore in una notevole percentuale dei casi (70-80%).
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L’ozono si scioglie poi nell’interstizio muscolare, generando radicali liberi (ROS), che sono responsabili della stimolazione dei nocicettori C locali. Questi ultimi potrebbero causare un momentaneo e sopportabile dolore nel paziente, che viene notevolmente ridotto se l’iniezione si effettua molto lentamente. È importante ricordare che con i trattamenti ripetuti si ottiene un effetto antalgico di lunga durata.
Somministrazione intrarticolare: un rapido sollievo per il dolore
Nel contesto delle patologie muscolo-scheletriche, la somministrazione intrarticolare di ozono si è dimostrata altamente efficace. L’azione dell’ozono si attiva sui nocicettori locali del paziente, innescando un’efficace e immediata risposta al dolore. Questa procedura infatti offre:
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un rapido sollievo dal dolore
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un ripristino della mobilità
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una riduzione dell’edema periarticolare.
Diversi studi hanno validato il meccanismo d’azione dell’ozono per questo tipo in patologie, nello specifico durante la somministrazione intrarticolare della miscela nel ginocchio, nell’anca e nella zona lombare, utilizzando punti di repere strategici. In particolare:
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l’ozono ha la capacità di sciogliersi nel liquido sinoviale, il quale contiene proteine, Vitamina E e altri antiossidanti (come GSH, SOD e PUFA).
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Vengono quindi generati Prodotti di Perossidazione Lipidica (LOP) e radicali liberi (ROS), la cui formazione comporta:
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l’inibizione del rilascio di citochine proinfiammatorie ed enzimi proteolitici;
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il rilascio di enzimi antiossidanti (SOD, Catalasi e GSH-P) e citochine immunosoppressive ed antinfiammatorie, modulando la risposta allo stress ossidativo cronico e favorendo la riparazione del tessuto;
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l’induzione della proliferazione di fibroblasti e condrociti essenziali per il mantenimento del tessuto articolare.
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Somministrazione sistemica di ossigeno e ozono per le malattie muscolari e scheletriche
Per chi ha malattie diffuse alla colonna vertebrale, dolori generalizzati in più sedi corporee non è possibile distribuire l’ozono in modo localizzato, data la vastità delle sedi da raggiungere.
In questo caso si può procedere portando l’ozono a tutte le zone corporee, con la somministrazione sistemica, ed eventualmente intensificando l’azione dell’ozono con un trattamento locale nelle sedi più dolenti.
Qui l’ozono agisce come anti-infiammatorio generalizzato.
Le due possibili modalità di somministrazione dell’ozono a livello sistemico per i problemi muscolo scheletrici sono:
L’azione dell’ozono nel corpo umano
L’ozono è una molecola instabile e quando entra a contatto con il sangue e con il corpo umano tende a produrre delle sostanze ossidanti.
Queste a loro volta attivano nel nostro corpo le reazioni chimiche antiossidanti, la cui azione si prolunga nel tempo producendo importanti effetti benefici.
Cosa accade al sangue durante l’ozonoterapia?
Durante la seduta di ozonoterapia, sia l’ossigeno che l’ozono si dissolvono nel plasma, a seconda di diversi fattori quali:
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temperatura
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pressione
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solubilità.
Mentre l’ossigeno cerca di stabilire un equilibrio tra la fase gassosa e il plasma, l’ozono, che è dieci volte più solubile, non può raggiungere un equilibrio. Questo perché reagisce istantaneamente con le biomolecole quali PUFA e antiossidanti presenti nel plasma, e viene completamente consumato. Questa reazione produce prodotti dell’ossidazione lipidica (LOP) e perossido d’idrogeno (tra altri possibili ROS), che possiamo chiamare metaboliti dell’ozono.
L’aumento successivo della concentrazione di perossido d’idrogeno crea un gradiente che porta al rapido trasferimento nelle cellule del sangue, dove attiva numerosi processi biochimici. Contemporaneamente il perossido di idrogeno viene convertito in acqua da un sistema antiossidante intracellulare efficiente. Questa fase cruciale corrisponde a un leggero, controllato, acuto e temporaneo stress ossidativo, che è necessario per l’attivazione biologica. Non si causa quindi una concentrazione tossica concomitante, a condizione che la dose di ozono sia compatibile con la capacità antiossidante del sangue, che è significativamente superiore a quella indotta.
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Interazione tra l’ozono e il sangue: punti salienti
In conclusione l’interazione tra l’ozono e il sangue rivela una complessa rete di meccanismi che sono fondamentali per comprendere l’efficacia terapeutica dell’ozono nel trattamento di patologie legate allo stress ossidativo cronico. Questi meccanismi si concentrano sull’equilibrio tra ozono, antiossidanti e altri componenti del sangue, ed è essenziale mantenere un equilibrio tra loro per ottenere efficaci risultati terapeutici senza causare danni all’organismo.
OZONOTERAPIA NEL MONDO
Di seguito vedremo una panoramica generale delle modalità in cui l’ozonoterapia è regolamentata nel mondo.
Ozonoterapia in Europa
In diversi paesi europei l’ozonoterapia è ampiamente utilizzata e regolamentata da leggi e normative specifiche. Eccone alcuni:
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Italia: è ampiamente accettata e regolamentata. Ad esempio in Lombardia è stata regolarizzata nel 2003, nelle Marche nel 2009, in Emilia-Romagna nel 2007, nel Lazio il Tribunale Amministrativo ha pronunciato diverse sentenze favorevoli nel 1996 e nel 2003.
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Grecia: leggi specifiche sull’utilizzo di questa terapia sono state rilasciate nel 1991 e nel 2014.
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Ucraina: anche in questo paese l’ozonoterapia è stata regolarizzata nel 2001 e nel 2014.
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Spagna: in quindici comunità autonome sono state pronunciate normative favorevoli a questa terapia tra il 2007 e il 2012. Nel settore della sanità pubblica viene inoltre utilizzata in venti centri per il trattamento del dolore.
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Portogallo: l’ozonoterapia è stata regolarizzata tra il 2013 e il 2018.
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Germania: questa terapia è ampiamente utilizzata e regolamentata da leggi e normative specifiche.
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Russia: normative specifiche al suo utilizzo sono state emesse nel 2005 e nel 2007.
Ozonoterapia negli altri paesi del mondo
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In linea generale anche in molti altri paesi nel mondo l’ozonoterapia è praticata in modo diffuso. Vediamone alcuni nel dettaglio:
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Stati Uniti: l’ozonoterapia è generalmente considerata una terapia sperimentale. Non è ampiamente accettata dalla comunità medica e non è regolamentata in modo coerente a livello federale. Gli studi clinici controllati sull’efficacia e sulla sicurezza dell’ozonoterapia sono limitati, e l’uso di questa terapia è meno comune rispetto ad altri paesi.
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Canada: è considerata una terapia complementare o alternativa e non è ampiamente regolamentata o accettata dalla comunità medica convenzionale.
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Cuba: regolamentata nel 2009 e nel 2015, è praticata come parte della medicina tradizionale.
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Oman: leggi specifiche hanno regolarizzato questa terapia nel 2010.
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Emirato di Dubai: è stata regolamentata nel 2011.
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Brasile: per quanto riguarda l’odontoiatria questa terapia è stata regolarizzata nel 2015, mentre nella sanità pubblica nel 2018.
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Messico: leggi specifiche sono state pronunciate nello stato di Nueva León nel 2018.
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Cina: è utilizzata in alcuni ospedali e strutture mediche, la sua regolamentazione è stata ufficializzata nel 2005.
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Turchia: norme sulla regolarizzazione dell’ozonoterapia sono state pronunciate nel 2014.